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- La nascita della Biodanza
Biodanza con Riccardo Cazzulo. Scuola Biodanza Liguria IBFed
Pubblicato da Redazione in Articoli · Lunedì 27 Ago 2018
Tags: BiodanzaRolandoToro
Così Rolando Toro, creatore della Biodanza, ricorda gli albori di questa metodologia sempre più diffusa in tutto il mondo.

Cerco di ricordare i primi momenti della Biodanza nel passato, i vecchi gesti, gli incontri con gli amici nella frenesia della musica. La Biodanza all'inizio è comparsa con discrezione nella mia vita. Lentamente ha preso forza, risvegliando l'interesse delle persone, suscitando cambiamenti sorprendenti in alcuni dei partecipanti, e soprattutto creando un sentimento di rinascita e speranza nella vita.
La Biodanza è nata a partire dalla mia esperienza personale e, presto, mi sono reso conto che la sua struttura poteva trovare le sue fondamenta nelle scienze che riguardano la vita, in particolare nella biologia. Molte forze si sono manifestate dentro di me per condurmi finalmente all'ideazione di questo insieme di arte, scienza e amore.
Si agitavano in me esperienze paradossali con caratteristiche a volte meravigliose, altre terrificanti. La seconda guerra mondiale aveva mostrato che l'uomo può raggiungere livelli di perversità inconcepibili; l'olocausto di milioni di persone sotto il regime nazista, le bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki rivelavano fino a che punto poteva arrivare la degradazione del genere umano. La crisi della cultura occidentale era palese. D'altra parte, avevo vissuto esperienze d'amore e di estasi, in una dimensione misteriosa e insieme meravigliosa del mondo. Avevo avuto figli, ero entrato in contatto con i primi gruppi che si occupavano di ecologia. Di fronte all'abisso creato dalle contraddizioni umane, sentivo il desiderio di accedere al paradiso, ma un paradiso che fosse condiviso; non potevo concepire un'evoluzione solitaria. Volevo incontrare le fonti dell' "Amore Originario". Tutti hanno sentito parlare per secoli dell' "amore verso il prossimo", come la verità più pura del cristianesimo; io credo che l'amore debba includere anche la dimensione corporea, quella attiva, la carezza.
Sentivo a volte, nel mio corpo, tutte le manifestazioni dell'estasi, dell'erotismo, della fraternità, dell'energia creatrice e dell'impeto vitale. Sentivo la possibilità del contatto puro con la realtà viva, attraverso il movimento, i gesti e l'espressione dei sentimenti. La musica era il linguaggio universale, l'unico che tutti potevano comprendere nella Torre di Babele del mondo; la danza era la forma ideale per integrare corpo e anima, e poteva comunicare a tutti i partecipanti felicità, tenerezza e forza. Ed io volli condividere tutto ciò con un gran numero di persone.
Fu da questo insieme di esperienze e sensazioni che sorse il desiderio di formare piccoli gruppi per danzare, cantare e incontrarsi con la musica. La Biodanza era così, e continua ad essere un modo di convivenza con la bellezza. L'unità affettiva si genera nello scambio di un'energia intima con gli altri. In questo processo di approssimazione il contatto è essenziale.

Rolando Toro


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